Agricoltori grazie
03 aprile 2020

Agricoltori grazie

In campagna si lavora tra i problemi del clima e le limitazioni da procedure

 

L’obiettivo di garantire il cibo per tutti e la sicurezza sul lavoro: la filiera alimentare risponde con energia alle sfide del 2020 e si impegna su molti fronti. Gianmario Massocchi ci racconta di come Arpor sta affrontando questa primavera così anomala, ringraziando tutti i soci e i lavoratori. A Policoro è il momento dei carciofi, con un inizio d’anno positivo, anche se sono stati fermati i cantieri di Arpor 2 per limitare le eventuali possibilità di contagio e se il cambiamento climatico ha portato un inverno secco e caldo.   

 

Apora – Ficarolo: la cooperativa non si ferma

 

È invece Riccardo Zappaterra a parlarci di Apora, che ha riorganizzato il lavoro nelle linee di produzione per procedure di igiene, turni e sicurezza. Già prima dei decreti era stato adottato un codice etico di sicurezza basato su pulizia, dispositivi di protezione e controllo della temperatura corporea prima dell’ingresso. In più, si sono ridotte le lavorazioni una alla volta per evitare assembramenti nei locali comuni, mentre gli autisti non devono più scendere dai mezzi per i documenti. Si sono fermati anche qui i lavori ai capannoni, per garantire l’assoluta sicurezza dei servizi.

 

Garantire i mercati è la giusta priorità

 

Il settore del fresco sta mostrando grande responsabilità ed efficienza, con uno sforzo straordinario per soddisfare tutte le richieste di fornitura. Fronteggia infatti allo stesso tempo l’emergenza dovuta al coronavirus, con la rimodulazione delle catene produttive e la scarsità di manodopera, e il cambiamento climatico, con le gelate di marzo. Lo spiega Vincenzo Finelli di Orogel Fresco, illustrando le procedure attivate nei magazzini già dal 24 febbraio e ringraziando tutti i collaboratori. Sottolinea inoltre il cambio di abitudini di acquisto: i consumatori preferiscono referenze non reperibili, trascurando per esempio le fragole.

 

Un’altalena pericolosa: l’andamento climatico danneggia le produzioni

 

Il problema delle gelate è stato responsabile di perdite nella coltura delle albicocche. Per proteggere fiori e raccolti, si stanno adottando impianti antibrina già sperimentati con successo in Trentino Alto Adige.

Guarda la puntata!