
Il freezer è un ottimo alleato in cucina, a patto che si seguano alcune regole chiave per utilizzarlo al meglio. In questo senso, lo scongelamento è un passaggio decisivo che incide non solo sul sapore finale di un piatto, ma anche e soprattutto sulla sicurezza alimentare. Scongelare gli alimenti correttamente è essenziale per preservarne le qualità organolettiche e, inibire il rischio di proliferazione batterica. Gli alimenti surgelati, infatti, possono contenere batteri in grado di proliferare dopo lo scongelamento e provocare tossinfezioni alimentari. Applicare buone prassi di scongelamento riduce l’eventualità di malattie veicolate da alimenti e lo spreco alimentare. Vediamo, allora, quali sono i metodi più sicuri per procedere, garantendo uno scongelamento sicuro e a temperatura controllata.
La catena del freddo accompagna un alimento dal momento in cui viene surgelato fino al momento in cui arriva nelle nostre case. Mantenere questa continuità è essenziale per evitare che l’alimento subisca sbalzi termici, che potrebbero favorire la proliferazione batterica. Anche la fase di scongelamento rientra in questo percorso: è importante che avvenga in modo controllato, senza bruschi cambiamenti di temperatura e seguendo metodi sicuri come il frigorifero, il microonde o l’acqua fredda. Una buona gestione del freddo, anche negli ultimi passaggi, è sinonimo di qualità e sicurezza.
Per quanto riguarda le verdure, vale la pena ricordare che non tutte reagiscono allo scongelamento allo stesso modo. A differenza di carne o pesce, infatti, la maggior parte delle verdure surgelate è pensata per essere cucinata direttamente da surgelata, senza alcun passaggio intermedio. La surgelazione rapida — effettuata subito dopo la raccolta — permette di preservare colore, consistenza e nutrienti; lo scongelamento, invece, rischierebbe di far perdere acqua e rendere il prodotto meno gradevole. Spinaci, broccoli, piselli, carote, zucchine, cavolfiore e molte altre verdure danno il meglio proprio quando vengono trasferite direttamente dalla confezione alla padella o alla pentola. Solo alcune preparazioni particolari, come ripieni o torte salate, possono richiedere un leggero ammorbidimento, ma nella maggior parte dei casi evitare lo scongelamento è la scelta migliore, anche per non interrompere la catena del freddo più del necessario.
Il frigorifero è considerato, per eccellenza, il metodo sicuro per scongelare. Permette di scongelare gradualmente l'alimento, mantenendolo costantemente al di sotto dei 4 gradi. La bassa temperatura che mantiene il frigo è ideale per preservare la struttura cellulare e il sapore, ed è fondamentale per uno scongelamento senza proliferazione batterica. L’Autorità europea per la sicurezza alimentare, in particolare, raccomanda di scongelare carne, pesce e frutti di mare su un vassoio in frigorifero per evitare la contaminazione di altri alimenti¹.
Vediamo insieme il metodo corretto per scongelare in frigorifero:
Scongelare in frigorifero è il metodo più lento, ma garantisce i massimi risultati in termini di sicurezza e qualità. In base all’alimento, questi sono i tempi approssimativi necessari per scongelare il prodotto.
LEGGI ANCHE:Organizzazione frigo e congelatore: come mettere (bene) gli alimenti al fresco
Se il frigorifero è la soluzione “lenta”, scongelare in microonde è l’opzione più rapida, che diventa un’ottima soluzione last-minute quando si ha poco tempo. Durante il processo di defrost, alcune parti dell’alimento possono riscaldarsi più velocemente di altre, raggiungendo temperature che favoriscono la proliferazione di microrganismi. Per questo motivo, l’EFSA sottolinea l’importanza di cuocere immediatamente l’alimento dopo lo scongelamento in microonde. Non basta ammorbidirlo: è essenziale procedere subito alla cottura, così da eliminare eventuali batteri che abbiano iniziato a svilupparsi durante il passaggio nel microonde.
Le tre macro regole per scongelare correttamente gli alimenti nel microonde prevedono di:
In questo caso, come detto sopra, il tempo è molto breve. Generalmente bastano dai 3 ai 5 minuti per scongelare circa 500 g di prodotto, a seconda della potenza del microonde. La regola d’oro, in questo caso, prevede di interrompere lo scongelamento e iniziare subito la cottura appena l’alimento è sufficientemente morbido.
Un’ulteriore modalità di scongelamento degli alimenti chiama in causa l’acqua fredda. È più veloce rispetto al frigorifero, ma richiede maggiore attenzione alla questione temperatura. Per scongelare in acqua fredda:
Le tempistiche dello scongelamento con acqua fredda vanno da un’ora circa per i pezzi più piccoli (fino a 500 g) a 2-3 ore per i prodotti più grandi (fino a 1 kg).
Uno degli errori più comuni quando si va di fretta è quello di ricorrere ad acqua calda per scongelare più velocemente. È una pratica rischiosa: la superficie dell’alimento si scalda troppo in fretta, perdendo parte dei nutrienti e diventando terreno favorevole allo sviluppo dei batteri. Anche lo scongelamento a temperatura ambiente è da evitare: è una pratica molto diffusa, ma anche una delle più rischiose. La superficie dell’alimento, infatti, si riscalda molto più velocemente rispetto al cuore del prodotto3. Questo significa che, mentre l’interno rimane ancora parzialmente congelato, la parte esterna entra rapidamente in una fascia termica critica, compresa tra gli 8 °C e i 60 °C, in cui batteri come Salmonella, Listeria o Escherichia coli possono moltiplicarsi con grande rapidità.
Anche l’EFSA (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) sconsiglia lo scongelamento a temperatura ambiente, perché non consente un controllo adeguato della temperatura e non garantisce la sicurezza del prodotto durante tutto il processo. In ambienti domestici, inoltre, l’alimento resta esposto a superfici, utensili o insetti che possono contribuire a contaminazioni aggiuntive. Scegliere metodi controllati — come il frigorifero, il microonde o l’acqua fredda — permette invece di mantenere l’alimento sempre in condizioni sicure, senza creare zone a rischio e senza favorire la proliferazione batterica. È un’attenzione semplice, ma fondamentale, per tutelare la salute e garantire la qualità dei cibi che portiamo in tavola.
Un grande vantaggio dei prodotti Orogel è che si versano in pentola direttamente da surgelati. Questo elimina completamente la fase di scongelamento, garantendo non solo la massima praticità, ma anche il mantenimento ottimale delle proprietà nutritive e della consistenza. Gli alimenti surgelati, infatti, mantengono le proprietà nutrizionali perché passano pochissime ore dalla raccolta alla surgelazione. I prodotti Orogel sono già lavati e puliti e c’è anche un minore spreco di risorse energetiche per la cottura dei cibi, in quanto i tempi di preparazione sono nettamente più brevi. Inoltre, i prodotti surgelati consentono un maggior controllo nelle porzioni e nelle quantità da consumare: si usa solo ciò di cui si ha davvero bisogno, riponendo in freezer il resto di ogni prodotto.
NOTE
¹ EFSA Scongelare i cibi in sicurezza
² EFSA – Linee guida sulla data di scadenza e sulle informazioni alimentari correlate
³ IIAS (Istituto italiano alimenti surgelati) – Come scongelare correttamente i surgelati? Leggiamo la confezione e poi…

Nell’ambito della misura PNRR “Sviluppo logistica per i settori agroalimentare, pesca e acquacoltura, silvicoltura, floricoltura e vivaismo”, Orogel ha ottenuto l’approvazione del progetto denominato “Programma di sviluppo per la logistica agroalimentare nell’ambito della trasformazione e della commercializzazione di prodotti agricoli”. In particolare il programma di sviluppo di Orogel, dal titolo “OROGEL – logistica interna e sostenibile” è finalizzato alla realizzazione di una nuova cella frigorifera automatizzata con l’obiettivo di minimizzare l’impatto ambientale e proseguire verso la digitalizzazione. Per ulteriori informazioni, cliccare qui.

Orogel è beneficiaria di un contributo del FEASR per un progetto approvato a valere sul PSR Emilia-Romagna 2014-2020 – Tipo di operazione 16.2.01 ("Supporto per progetti pilota e per lo sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie nel settore agricolo e agroindustriale") per un Piano di Innovazione dal titolo: "Varietà e tecniche colturali per specie orticole da mercato fresco e da surgelazione”, compreso nel Progetto di Filiera F21 (SETTORE ORTOFRUTTICOLO) dal titolo “PROGETTO PILOTA PER L’AMMODERNAMENTO E L’INNOVAZIONE DELLA FASE AGRICOLA DELLA FILIERA OROGEL: VERSO LE PRODUZIONI A RESIDUO ZERO” di cui è proponente e capofila la stessa Orogel. Per ulteriori informazioni, cliccare qui.
“MAC - Maculatura bruna del pero: approfondimenti su agenti causali, tecniche innovative di prevenzione e contenimento alla luce dei cambiamenti climatici” è un progetto realizzato nell’ambito Programma regionale di sviluppo rurale 2014-2020 – Tipo di operazione Mis. 16.1.01 – Gruppi operativi del partenariato europeo per l’innovazione: “produttività e sostenibilità dell'agricoltura” - Focus Area 4B.
Costo Complessivo del Progetto: € 379799,62
Contributo concesso € 341.819,66
Domanda n. 5150379 – Capofila: OI PERA
Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale
Orogel Società Cooperativa Agricola
Sede Legale Via Dismano, 2830 47522 Cesena (FC) - Italy
Numero Verde 800 286660P.I. 00800010407
Contatti