È uno dei grandi interrogativi in cucina: meglio scalogno o cipolla? Si tratta di un quesito lecito e puntuale. Ancora oggi, infatti, vengono spesso confusi tra loro. D’altronde, le affinità non mancano. Tuttavia, ciascuno dei due bulbi ha le sue peculiarità, che è bene conoscere per consentire a entrambi di esprimere al meglio il loro potenziale in cucina. Approfondiamo la differenza tra scalogno e cipolla e i principali usi in cucina, toccando anche il tema della conservazione e fornendo qualche spunto utile a livello di ricette.
Uno dei motivi che trae in inganno è legato alla famiglia di provenienza dei due bulbi. Lo scalogno è un bulbo appartenente alla stessa famiglia della cipolla, ovvero le Liliaceae. Noto scientificamente come Allium ascalonicum, è strettamente imparentato con aglio, cipolla e porro, con cui condivide molte caratteristiche botaniche. Spesso confuso con una varietà di cipolla, lo scalogno è, in realtà, una specie distinta. Le cipolle scalogne, infatti, si differenziano per la loro struttura a bulbi multipli, che si separano facilmente, a differenza della cipolla comune che ha un unico bulbo. Dal punto di vista visivo, lo scalogno ha una forma più allungata e affusolata, con una buccia sottile che può variare dal rosa ramato al viola. Questa particolare struttura lo rende facile da pelare e da affettare finemente. Qualità che lo rendono ideale per soffritti leggeri, salse e piatti a base di pesce.
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Un altro elemento che concorre a rendere ancora attuale il dubbio “scalogno o cipolla” rimanda alla sfera dei benefici per l’organismo. Entrambi i bulbi, infatti, sono alimenti preziosi dal punto di vista nutrizionale, con alcune caratteristiche molto interessanti. Nel dettaglio:
Lo scalogno contiene più quercetina, un potente flavonoide noto per i suoi effetti positivi sul cuore e sulla circolazione. Dal canto suo, la cipolla è studiata per il suo potenziale effetto prebiotico: favorisce la crescita di batteri benefici nell’intestino, supportando così un microbiota sano e un sistema digerente efficiente.
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Conoscere la differenza tra scalogno e cipolla, e inserendo nel discorso pure il cipollotto, è fondamentale per scegliere l’ingrediente giusto in cucina. Anche se, come accennato in precedenza, fanno parte della stessa famiglia botanica, queste tre varietà – cipolla, cipollotto e scalogno – presentano caratteristiche visive, aromatiche e d’uso molto diverse.
La scelta tra scalogno o cipolla dipende da diversi fattori: in primis, intensità del gusto desiderato e tipologia di preparazione. Anche se entrambi appartengono alla stessa famiglia, il loro impatto aromatico in cucina è molto diverso.
In sintesi, lo scalogno è raffinato, delicato e versatile. Invece, la cipolla offre struttura e sapore intenso.
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Può capitare di non avere cipolle in casa e di chiedersi se si può usare lo scalogno al posto della cipolla. La risposta è sì, ma con qualche accorgimento.
Nelle preparazioni dove si vuole mantenere un gusto più raffinato o meno pungente. Ad esempio nei risotti, nei fondi di cottura della carne oppure in piatti vegetariani leggeri. Meno indicato invece usare lo scalogno al posto della cipolla per quelle ricette strutturate come sughi, zuppe di legumi o stufati.
Poiché lo scalogno è più aromatico ma meno voluminoso, in genere si utilizzano 2-3 scalogni per sostituire una cipolla media. I tempi di cottura sono simili, ma lo scalogno tende a bruciare più rapidamente: meglio cuocerlo a fuoco dolce o aggiungerlo in un secondo momento. Per un soffritto, ad esempio, si consiglia di aggiungere un filo d'acqua per evitare che si secchi troppo presto.
Conservare scalogno e cipolla freschi può essere una sfida, soprattutto quando non si utilizzano subito. Si sa, tendenzialmente, infatti, si acquista una confezione con più bulbi, ma li si utilizza poi in un arco temporale ampio. E, se è vero che, al pari delle patate, cipolle e scalogni possono durare tanto, finanche a qualche mese, la modalità di conservazione diventa essenziale.
L’ideale è tenerli a temperatura ambiente, in un contenitore non ermetico. Una volta sbucciati e tagliati, si possono conservare entro qualche giorno, dopo averli riposti in frigorifero. Un’idea ancora più facile è quella di avere sempre in freezer un astuccio di aromi Orogel. Grazie all’apertura dosa-facile, sarà facilissimo usare solo il quantitativo desiderato, senza sprechi e con tutta la freschezza del prodotto surgelato!
Chiarita la differenza tra cipolla e scalogno, concentriamoci in chiusura su quest’ultimo e vediamo alcune ricette con lo scalogno da provare. D’altronde, questo bulbo è molto presente nella cucina italiana tradizionale e si presta a esplorazioni creative e gusti nuovi. Provalo in queste ricette:
Che tu preferisca l’intensità della cipolla o la delicatezza dello scalogno, entrambi questi ingredienti sanno fare la differenza in cucina e portano con sé una ricchezza di sapori, tradizioni e benefici nutrizionali. Imparare a conoscerli e a usarli al meglio significa valorizzare ogni piatto con un tocco di consapevolezza in più.
Nell’ambito della misura PNRR “Sviluppo logistica per i settori agroalimentare, pesca e acquacoltura, silvicoltura, floricoltura e vivaismo”, Orogel ha ottenuto l’approvazione del progetto denominato “Programma di sviluppo per la logistica agroalimentare nell’ambito della trasformazione e della commercializzazione di prodotti agricoli”. In particolare il programma di sviluppo di Orogel, dal titolo “OROGEL – logistica interna e sostenibile” è finalizzato alla realizzazione di una nuova cella frigorifera automatizzata con l’obiettivo di minimizzare l’impatto ambientale e proseguire verso la digitalizzazione. Per ulteriori informazioni, cliccare qui.
Orogel è beneficiaria di un contributo del FEASR per un progetto approvato a valere sul PSR Emilia-Romagna 2014-2020 – Tipo di operazione 16.2.01 ("Supporto per progetti pilota e per lo sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie nel settore agricolo e agroindustriale") per un Piano di Innovazione dal titolo: "Varietà e tecniche colturali per specie orticole da mercato fresco e da surgelazione”, compreso nel Progetto di Filiera F21 (SETTORE ORTOFRUTTICOLO) dal titolo “PROGETTO PILOTA PER L’AMMODERNAMENTO E L’INNOVAZIONE DELLA FASE AGRICOLA DELLA FILIERA OROGEL: VERSO LE PRODUZIONI A RESIDUO ZERO” di cui è proponente e capofila la stessa Orogel. Per ulteriori informazioni, cliccare qui.
“MAC - Maculatura bruna del pero: approfondimenti su agenti causali, tecniche innovative di prevenzione e contenimento alla luce dei cambiamenti climatici” è un progetto realizzato nell’ambito Programma regionale di sviluppo rurale 2014-2020 – Tipo di operazione Mis. 16.1.01 – Gruppi operativi del partenariato europeo per l’innovazione: “produttività e sostenibilità dell'agricoltura” - Focus Area 4B.
Costo Complessivo del Progetto: € 379799,62
Contributo concesso € 341.819,66
Domanda n. 5150379 – Capofila: OI PERA
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